Anfiteatro romano di Catania

Situato su un lato di Piazza Stesicoro, l’anfiteatro è una delle maggiori testimonianze del periodo romano a Catania. Era l’arena ellittica più grande d’Italia dopo quella del Colosseo a Roma e quella di Verona.
Risalente al II secolo d.C., la sua capacità è stimata in 16.000 spettatori. Fu abbandonata nel V secolo, fungendo dopo da cava di pietra per la costruzione di nuovi edifici.
Purtroppo, oggi è visibile soltanto una piccola sezione.

Teatro greco-romano e odeon di Catania

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Teatro greco-romano (fonte)

Il teatro greco-romano che si trova in via Vittorio Emanuele risale al V secolo a.C. fu rimaneggiato dai romani che ne hanno lasciato i resti ora visibili. La sua capacità era di circa 7.000 spettatori.
Si appoggiava alla collina dove sorgeva l’antica Acropoli. Le sue terrazze poggiano su alte gallerie a volta, e le strutture inferiori sono oggi bagnate dall’acqua del fiume Amenano.

Terme della Rotonda a Catania

Le Terme della Rotonda è un grande complesso situato a nord del teatro antico. È stato rinnovato più volte nel corso della storia. I termi originali risalgono al I-II secolo d.C., sormontati da una chiesa medievale dedicata alla Vergine Maria in epoca bizantina, coperta da una cupola. Ci sono affreschi tra le quali i più antichi risalgono al VI secolo, e altri dei XII e XIV secoli, così come un ciclo più recente del XVIII secolo.

Terme Achilliane a Catania

Le Terme Achilliane si trovano sotto la cattedrale e una parte della piazza. Viene scoperta solo una piccola parte e l’estensione originale è sconosciuta. Ma conserva strutture imponenti tra cui una grande sala rettangolare di 12 per 13 metri con una volta sostenuta da quattro pilastri. In origine le volte erano decorate con stucchi con immagini di bambini, animali o piante (conservate al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo). L’edificio risale al IV-V secolo d.C.
È possibile accedere alle terme dal museo diocesano.

Terme dell’Indirizzo a Catania

Le Terme dell’Indirizzo sono parzialmente inglobate nell’antico convento carmelitano di Santa Maria dell’Indipendenza. Ci rimangono alcune stanze delle terme che hanno conservato i tetti originari, il più grande dei quali è di forma ottagonale, con le sue aperture rettangolari, ed è coperto da una cupola. Esistono anche pezzi di forni utilizzati per riscaldare ambienti, condotti d’aria e condutture dell’acqua.

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