Descrizione e visita

Nel cuore delle colline dell’entroterra siciliano, tra Palermo e Agrigento, Palazzo Adriano è un’oasi di pace circondata da uno splendido paesaggio naturale, con le sue sorgenti e la sua aria pura. Una lunga storia ci ha anche lasciato un bello patrimonio architettonico.

Le più antiche testimonianze scritte che si riferiscono a Palazzo risalgono al XII secolo. Come alcuni paesi della Sicilia, a Palazzo Adriano si incontrano due comunità, una di origine latina (o sicana) e l’altra di origine albanese, che discende da immigrati albanesi del XIV secolo, probabilmente soldati fuggiti dall’avanzata dei turchi nell’Europa orientale.
Così nel villaggio vivono due riti religiosi, il greco-albanese e il latino.

Il cuore del centro storico del paese è l’armoniosa piazza Umberto I con una bella fontana ottagonale del inizia del XVII secolo e le due chiese una di fronte all’altra, una di rito latino (Maria Santissima del Lume, XVII secolo) e l’altra greca-ortodossa (Maria Santissima Assunta, XVI secolo). C’è un vecchio castello (XIII-XVIII secolo) e antiche mura difensive. Sono presenti altre chiese risalenti principalmente ai secoli XV-XVII.

Qui sono state girate diverse scene di Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore (la maggior parte tranne quelle che si svolgono in riva al mare, girate a Cefalù).
Il personale del piccolo “ufficio turistico” vi accompagnerà volentieri in giro per il museo dedicato alle riprese del film con la sua mostra fotografica.
Questa ripresa è il motivo per cui una volta alla settimana (prima del 2020) un autobus giapponese si fermava a Palazzo.

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Dintorni

Nei dintorni la valle del Sosio è una delle regioni meglio conservate dell’isola, ricca di preziose fauna e flora.
Sono presenti rare tracce geologiche di epoca Permiana, con la “pietra di Salomone”, uno scoglio lungo circa 200 metri e la “pietra saracena”. Questi affioramenti contengono numerosi fossili animali dell’era Permiano (durante il Paleozoico), di circa 250 milioni di anni, tra i più antichi trovati.
Sul “monte delle rose”, che raggiunge i 1436 metri, crescono le rose peonie senza spine che fioriscono a febbraio (approfondisci con l’articolo dedicato alla valle del Sosio).

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Categoria Monti Sicani