Dalle antiche tracce umane fino ai romani

Le tracce risalgono alla preistoria, comprese due grotte sul lato nord del promontorio. Le mura megalitiche, ancora presenti in parte e circondanti l’attuale centro storico, risalenti alla fine del V secolo aC, corrispondono a un’occupazione pre-ellenica. Da questo momento risale anche il tempio di Diana, costruito su una cisterna risalente al IX secolo aC

Nel 307 aC, Kephaloidion fu conquistata dai Siracusani e nel 254 dai Romani, che gli diedero il nome latino di Cephaloedium.

Dai bizantini ai normanni

Sotto i Bizantini, la città si trasferì probabilmente per motivi di sicurezza, sull’altopiano del promontorio. Nell’858 fu conquistata dagli arabi, che le diedero il nome di Gafludi e fu integrata nell’emirato di Palermo. Nel 1063, i Normanni di Ruggero I, il grande conte, l’afferrarono. Dal 1131, grazie a Ruggero II, la vecchia città bassa, sulla costa, fu nuovamente occupata e abbellita.

Gli edifici risalgono a questo periodo, come prima di tutto la grande cattedrale basilica, la chiesa di San Giorgio e il lavatoio di Via Vittorio Emanuele, il chiostro del duomo e il “Palazzo Maria” sulla Piazza del Duomo, l’Osterio Magno, sul Corso Ruggero, sede a Cefalù della famiglia Ventimiglia.

I signori spagnoli

Tra la metà del 13 ° secolo e il 1451, Cefalù passò sotto il dominio di diversi signori feudali, fino a diventare possesso del vescovo di Cefalù.

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